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Pollok diceva che l’artista moderno lavora per esprimere un’emozione interiore: non c’è il noto “sgocciolamento” sui quadri di Claudio Rabino, ma anche il maestro torinese ha il segno graffiante di chi vuole raccontare il vero e la passione. Diverso il linguaggio, uguale lo spirito…..sembra impossibile ma è così, perché l’arte è pura energia, anche in campo di lavanda.

Fermare il momento, cogliere l’emozione di un attimo: la pittura di Claudio Rabino riassume la poetica degli ultimi due secoli d’arte, introducendo l’elemento personale e interiorizzato nella raffigurazione del reale e della natura. Scevro da ogni accademismo, libero nel suo linguaggio di luce e colore, il lavoro dell’artista è icona della speranza, di come vorremmo che fosse la vita, di quel l’anelito a rendere immortali e infiniti ogni passione.

 

Dott.Guido Folco

Critico d’arte

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